Commento
L’asma bronchiale è una affezione cronica a carico del sistema respiratorio che coinvolge, nel mondo, milioni di individui di ambo sessi. Oltre alle più recenti acquisizioni in tema di patogenesi, sviluppo e trattamento individualizzato della malattia, una delle discussioni più attuali riguarda la definizione di remissione clinica, se non biologica, della malattia.
La misurazione della disfunzione e del “benessere” delle vie aeree di piccolo calibro (< 2 mm), la cosiddetta SAD, tramite la oscillometria ha rappresentato solo in anni recenti un elemento aggiuntivo utile per la gestione clinica del paziente nel range ampio che va dalla diagnosi alla previsione del rischio futuro, pur non rappresentando una tecnica di misura altrettanto recente.
L’articolo in questione, redatto da ricercatori che hanno fornito contributo scientifico al significato di questa metodologia, riassume e circoscrive gli ambiti entro cui la misurazione della SAD tramite oscillometria manifesta il proprio maggiore rilievo e significato nella clinica pratica. In particolare, l’apporto alla diagnosi e alla definizione di controllo della malattia e la valutazione della risposta alle terapie costituiscono elementi di valore che rendono l’oscillometria un metodo valido da includere nel processo di gestione individuale della malattia, complementare e non alternativo ad altre metodologie comunemente impiegate per l’inquadramento del paziente asmatico.
Abstract
Le piccole vie aeree comprendono le generazioni dall’8 alla 23 dell’albero bronchiale, sono costituite da vie aeree con un diametro interno < 2 mm e sono classicamente difficili da valutare e trattare nell'asma persistente. La disfunzione delle piccole vie aeree (SAD) è parte integrante del paradigma di gestione dell'asma perché è associata a un controllo dei sintomi più scarso e a maggiori livelli di infiammazione di tipo 2, ed è stata proposta come un tratto asmatico potenzialmente trattabile. Sebbene l'identificazione della SAD basata sull'oscillometria si sia dimostrata clinicamente utile nella gestione dell'asma, pochissimi medici, inclusi gli specialisti, utilizzano questa tecnica come parte della valutazione standard o aggiuntiva della funzionalità polmonare per diagnosticare l'asma, classificare la gravità dell'ostruzione delle vie aeree, accertare il controllo della malattia o il rischio di future riacutizzazioni, o per prendere decisioni gestionali. Per correggere il valore non riconosciuto dell'oscillometria nella comunità asmatica, un consorzio di autori, ricercatori con conoscenza ed esperienza nell'oscillometria, ha voluto affrontare i quesiti clinici più importanti sollevati dai nostri colleghi che stanno prendendo in considerazione l'utilizzo di questa tecnica, inclusa la sua utilità clinica. In questo articolo, discutiamo concetti integrali, tra cui l'applicabilità dell'oscillometria come strumento predittivo per le riacutizzazioni dell'asma e il controllo della malattia, l'adeguatezza della spirometria e dell'oscillometria nella valutazione del SAD, i potenziali limiti dell'oscillometria e le opzioni di trattamento per il SAD.