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Associazione fra Fragilità, rischio incidente e mortalità per BPCO

Commento

Fragilità e BPCO sono entità cliniche in stretta reciproca relazione. La letteratura indica che individui fragili presentano un maggiore rischio di sviluppare la BPCO, rispetto alla popolazione generale, mentre coloro che soffrono di BPCO hanno maggiore probabilità di essere soggetti fragili o pre-fragili, secondo la definizione corrente e accreditata.
Negli studi cross-sectional la prevalenza della fragilità nei pazienti con BPCO (che è comunque sempre maggiore rispetto ai non-BPCO) varia ampiamente a seconda della popolazione indagata ma anche a seconda dello strumento di valutazione utilizzato per descriverla. La BPCO stessa accelera la progressione della fragilità e con essa le transizioni da una spirometria normale a condizione di progressiva alterazione funzionale (come ad esempio una iniziale preserved ratio impaired spirometry-PRISm) che riducono ulteriormente la possibilità di incidere sulla reversibilità di entrambe le condizioni.
Ancora limitate sono le evidenze di come si muovono longitudinalmente queste correlazioni patologiche e che implicazioni prognostiche producono. Lo studio in questione fa riferimento a una corte UK di varie decine di migliaia di pazienti BPCO e soggetti non-BPCO di confronto seguiti per oltre 13 anni. Gli oltre 10.000 casi incidenti di BPCO sono associati a un rischio doppio in caso di individuo fragile o pre-fragile, anche se si considera lo sviluppo di stati funzionali pre-morbosi (PRISm).
La fragilità nella BPCO è anche un solido predittore di esiti avversi, tra cui tassi più elevati di riacutizzazioni, ricoveri ospedalieri, disabilità e mortalità per tutte le cause. Nello studio di corte qui illustrato l’aspettativa di vita nei soggetti fragili con BPCO si riduce di circa 8 anni negli uomini e oltre 7 anni nelle donne.
Lo stato di fragilità è dinamico per sua natura, tantopiù se associato alla BPCO: circa un terzo dei pazienti con BPCO stabile sperimenta variazioni del proprio stato di fragilità nel tempo, il che clinicamente si traduce in maggiori sintomi e disabilità fisica generale.

Contesto

La relazione bidirezionale tra fragilità e BPCO è documentata. Tuttavia, mancano studi longitudinali che esaminino gli effetti combinati della predisposizione genetica e della spirometria con rapporto preservato alterato (PRISm = Preserved Ratio Impaired Spirometry) sulla fragilità nello sviluppo della BPCO.

Domanda di ricerca

Qual è l’associazione tra fragilità fisica e incidenza e mortalità della BPCO, e in che modo la predisposizione genetica e il PRISm modificano questa associazione?

Disegno e metodi dello studio

Abbiamo incluso 412.351 adulti senza BPCO (età media ± DS, 56,1 ± 8,1 anni; 44,3% maschi) e 60.584 pazienti con BPCO (età media ± DS, 59,2 ± 7,4 anni; 55,1% maschi) al basale nella coorte UK Biobank. I fenotipi di fragilità sono stati valutati utilizzando 5 componenti, tra cui perdita di peso, esaurimento, scarsa attività fisica, bassa velocità di andatura e ridotta forza di presa. Modelli di regressione dei rischi proporzionali di Cox sono stati utilizzati per valutare l’associazione tra predisposizione genetica, PRISm e fragilità con lo sviluppo di BPCO. Le riduzioni dell’aspettativa di vita dovute alla fragilità sono state stimate utilizzando metodi di life table nei pazienti con BPCO.

Risultati

Durante un follow-up mediano di 13,5 anni, sono stati registrati 10.695 casi incidenti di BPCO. Nel modello multivariato aggiustato, fragilità e prefragilità erano significativamente associate a un aumentato rischio di BPCO (hazard ratio, 2,21; IC al 95%, 2,06-2,37 per la fragilità; hazard ratio, 1,45; IC al 95%, 1,39-1,51 per la prefragilità). Sono state osservate interazioni significative tra predisposizione genetica e fragilità (P per interazione = 0,0252), e tra PRISm e fragilità (P per interazione = 0,0027), nello sviluppo di BPCO. Tra i pazienti con BPCO all’età di 45 anni, la fragilità è stata associata a una riduzione dell’aspettativa di vita di 8,49 anni per gli uomini e di 7,67 anni per le donne, mentre la prefragilità è stata associata a riduzioni rispettivamente di 3,27 e 2,78 anni rispetto alle controparti non fragili.

Interpretazione

I risultati di questo studio indicano che la fragilità e la prefragilità aumentano il rischio di BPCO e sono collegate a una ridotta aspettativa di vita nei pazienti con BPCO, evidenziando la necessità di una diagnosi precoce e di una gestione della fragilità nelle strategie di riduzione del rischio e di trattamento della BPCO.

 

Fonte: https://journal.chestnet.org/article/S0012-3692(25)00440-4/fulltext