Commento
L’iniziativa globale GOLD per la BPCO enfatizza l’idea che lo screening con CT- a bassa dose su popolazione per la ricerca del tumore polmonare offre riguardo la possibilità di intercettare e identificare precocemente nei soggetti a rischio sia l’enfisema che la ostruzione delle vie aeree, oltre ad altri reperti collaterali degli di altrettanta attenzione. Entrambe queste condizioni sono peraltro altamente frequenti e spesso sottodiagnosticate nella popolazione generale. A seconda delle coorti studiate la prevalenza di enfisema viene riportata fra il 20 e 70% circa, anche in base al rischio presente nella coorte sottoposta a indagine (fumatori, non fumatori, ecc.). La prevalenza di ostruzione delle vie aeree in corso di screening per tumore polmonare varia fra 35 e 55% e riguarda, in oltre la metà dei casi, individui per i quali non era mai stata posta in precedenza diagnosi di BPCO.
Lo studio in questione riporta l’analisi a posteriori effettuata su 42 studi di coorte per screening di tumore polmonare e conferma rispettivamente una prevalenza di enfisema e di ostruzione nel 45% e 40% dei casi, con una significativa quota di questi in stadio di gravità moderata-grave pur non avendo ancora ricevuta diagnosi in precedenza. Lo studio corrobora pertanto l’idea che incorporare lo studio spirometrico all’interno degli screening di ricerca del tumore di polmone nella popolazione generale può aumentare la capacità di identificare pazienti ancora non noti per diagnosi di BPCO.
Contesto
La diagnosi precoce e il trattamento della BPCO stanno diventando sempre più importanti per migliorare la prognosi dei soggetti con una storia di forte consumo di tabacco. Nonostante il rischio più elevato di BPCO tra i soggetti che partecipano allo screening per il cancro al polmone, molti di questi pazienti continuano a presentare tassi di sottodiagnosi del cancro al polmone.
Domanda di ricerca
Quanti partecipanti allo screening per il cancro al polmone presentano enfisema o limitazione del flusso aereo? Se la spirometria fosse integrata nello screening, quanti altri pazienti con limitazione del flusso aereo potrebbero essere identificati?
Progetto e metodi dello studio
I database Ovid-MEDLINE ed Embase sono stati consultati dall’inizio fino al 30 novembre 2023. Sono stati inclusi studi originali che riportavano la prevalenza di enfisema confermato da TC e limitazione del flusso aereo confermata da spirometria. Gli esiti primari erano la prevalenza di enfisema e limitazione del flusso aereo. Per gli studi che riportavano la gravità, è stata analizzata la percentuale di malattia lieve rispetto a quella moderata-grave. È stata anche calcolata la percentuale di nuovi casi confermati di limitazione del flusso aereo tramite spirometria.
Risultati
In totale, sono stati inclusi 42 studi (enfisema, n = 18; limitazione del flusso aereo, n = 13; entrambi, n = 11), comprendenti 126.842 individui con enfisema e 72.209 individui con limitazione del flusso aereo. La prevalenza complessiva di enfisema era del 45,3% (IC 95%, 39,3%-51,2%) e quella di limitazione del flusso aereo era del 40,1% (IC 95%, 33,4%-46,8%). Un enfisema da moderato a grave è stato osservato nel 28,8% dei pazienti con enfisema (IC 95%, 24,2%-33,4%), mentre il 54,3% dei pazienti con limitazione del flusso aereo (IC 95%, 40,6%-60,6%) ha mostrato una limitazione del flusso aereo da moderata a molto grave. Inoltre, il 65,2% dei pazienti con limitazione del flusso aereo (IC al 95%, 55,7%-74,7%) identificati tramite spirometria non era stato precedentemente diagnosticato.
Interpretazione
Tra i partecipanti allo screening, il 45,3% ha manifestato enfisema e il 40,1% limitazione del flusso aereo, con il 28,8% e il 54,3% di questi pazienti che presentavano rispettivamente una malattia da moderata a grave. Inoltre, il 65% dei pazienti con limitazione del flusso aereo non aveva ricevuto una diagnosi in precedenza. Questi risultati suggeriscono che l’integrazione della spirometria nei programmi di screening può migliorare la diagnosi e la gestione della BPCO.