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Impatto prognostico della Riabilitazione Respiratoria nei pazienti con malattie interstiziali del polmone

Commento

Le malattie infiltrative diffuse polmonari (ILD), specie quello con evoluzione fibrosante, rappresentano un gruppo eterogeneo di infezioni che presenta un elevato impatto sull’individuo malato producendo, con la progressione del danno anatomo-funzionale, una altrettanto progressiva disabilità. Per questo motivo, oramai da tempo, questi malati hanno ricevuto indicazione al trattamento riabilitativo (PR) lungo il corso del processo di cure croniche a cui sono destinati. I dati che la letteratura fornisce sull’impatto prognostico, e in particolare sulla sopravvivenza, legati alla adozione della riabilitazione sono tuttavia ancora controversi e di non particolare solidità.
L’articolo in questione, derivato dalla analisi prospettica di due trial clinici di pazienti con ILD e sottoposti a riabilitazione, offre uno spunto significativo sul vantaggio che la PR può produrre sulla sopravvivenza in questi pazienti rispetto a coloro che non hanno completato, vengono proposti o sono scartati da questo trattamento non farmacologico. Tradotto in numeri il vantaggio di sopravvivenza media è pari a circa 1,5 anni in un lasso temporale di osservazione pari a 10 anni, con una riduzione del rischio di mortalità di circa il 40% entro i primi 5 anni.
Questa informazione, nuova e costruita su una solida analisi statistica, indica che la PR rappresenta una componente rilevante nell’ambito dello standard di cure da dedicare e indicare ai pazienti con ILD.

Contesto

La riabilitazione respiratoria (RR) è un intervento utile per le persone con malattia polmonare interstiziale (ILD); tuttavia, l’effetto della RR sulla sopravvivenza non è chiaro. Questo studio ha confrontato gli esiti di sopravvivenza in persone con ILD assegnate a RR rispetto a quelle assegnate al gruppo di controllo in 2 studi clinici randomizzati e controllati pubblicati.

Domanda di ricerca

La partecipazione alla RR influisce sulla sopravvivenza tra le persone con ILD?

Disegno e metodi dello studio

Sono stati inclusi i dati combinati dei 2 precedenti studi clinici randomizzati e controllati sulla RR nelle persone con ILD. È stato calcolato il tempo dall’inizio della RR fino alla data del decesso, del trapianto polmonare o della censura. L’analisi di regressione dei rischi proporzionali di Kaplan-Meir e Cox è stata utilizzata per valutare l’impatto della RP sulla sopravvivenza. Le variabili basali quali età al momento della RR, sesso, CVF, distanza percorsa al test del cammino dei 6 minuti, desaturazione dell’ossiemoglobina al nadir da sforzo e diagnosi di fibrosi polmonare idiopatica sono state incluse come covariate.

Risultati

Dei 182 partecipanti con ILD (fibrosi polmonare idiopatica: n = 87; uomini: n = 109; età media ± DS, 69 ± 10; FVC % predetto ± DS, 76 ± 19; fattore di trasferimento del monossido di carbonio % predetto ± DS, 48 ± 16), il 62% è deceduto, il 6% è stato trapiantato, il 20% era vivo e il 12% è stato perso al follow-up. La sopravvivenza mediana per coloro che hanno completato la RR è stata di 6,1 anni (IC 95%, 4,4-7,9) rispetto ai 4,7 anni (IC 95%, 3,4-6,0) per coloro nel gruppo di controllo; tuttavia, questo dato non è risultato statisticamente significativo (p = 0,70). Tuttavia, dopo l’aggiustamento per le variabili basali a 5 anni, il completamento della RR è stato associato a un rischio di mortalità inferiore del 44% (hazard ratio, 0,56; IC al 95%, 0,36-0,88; p = 0,01). A 10 anni, non è stata osservata alcuna differenza di sopravvivenza tra il gruppo RR e quello di controllo.

Interpretazione

La partecipazione alla RR tra le persone con malattia interstiziale polmonare (ILD) può influire sulla sopravvivenza a 5 anni. Oltre ai miglioramenti clinici dopo la RR, il potenziale beneficio in termini di sopravvivenza rafforza ulteriormente l’importanza della RR nell’assistenza standard delle persone con malattia interstiziale polmonare (ILD).

 

Consulta l’articolo completo su CHEST Journal